ATTACCO DI PANICO

L’attacco di panico è un episodio di paura intensa e improvvisa, accompagnato da sudorazione, tremori, fiato corto, senso di soffocamento, tachicardia e sensazione di catastrofe imminente. La persona che lo sperimenta teme di perdere il controllo, svenire, impazzire o morire improvvisamente.

Se da una parte, il panico costituisce una risposta naturale a situazioni stressanti o pericolose, alcune persone possono cadere nel circolo vizioso della “paura della paura”, vivendo nel terrore di futuri attacchi. L’ansia anticipatoria e il tentativo di evitare che si ripresentino, hanno come effetto collaterale quello di contribuire allo sviluppo del disturbo di panico (DP).

Il DP è caratterizzato da attacchi di panico frequenti che si possono manifestare nelle più svariate situazioni. Se, inizialmente, la persona tende ad evitare solo le circostanze in cui è stata male, successivamente è possibile che l’evitamento si generalizzi a tal punto da contribuire all’insorgere dell’agorafobia.

Le cause

Sebbene le cause possano variare da persona a persona, è noto che alcuni fattori aumentano il rischio di sviluppare questa condizione. Eccone alcuni:

  • Situazioni stressanti come lutti, separazioni, problemi di salute, lavorativi o economici, conflitti familiari
  • Esperienze traumatiche come incidenti, violenze psicologiche, fisiche e sessuali
  • Predisposizione biologica, familiarità
  • Fobie specifiche
  • Depressione

I sintomi degli attacchi di panico

Gli attacchi di panico causano sintomi sia fisici che emotivi.

Tra i primi annoveriamo: tachicardia, nausea, confusione, sudorazione, tremore incontrollabile, tensione muscolare, vertigini, formicolio, vista annebbiata e mancanza di respiro.

Dal punto di vita emotivo la persona, il più delle volte, prova una intensa paura di impazzire, perdere il controllo, di morire o svenire.

Un attacco può durare tra i 5 e i 20 minuti e può essere inaspettato, come un fulmine a ciel sereno e senza causa apparente o atteso, ovvero, accompagnato da una serie di segnali anticipatori che la persona è in grado di riconoscere.